pesce spada

Involtini di pesce spada alla marinara (ricetta siciliana)

involtini di pesce spada al verde

Ingredienti per 4 persone:

 

4 fette di pesce spada dello spessore di circa un centimetro ciascuna

100 gr. di pan grattato

50 gr. di farina

Due manciate di prezzemolo e aglio tritati

Mezzo misurino di dado granulare vegetale

Mezzo bicchiere di vino bianco secco

Mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva

Tre cucchiai di acqua

Olio extravergine d’ oliva, quanto basta per cuocerli

Dado granulare vegetatale quanto basta per insaporire il sugo

Mezzo bicchiere di vino bianco secco per il sugo

Uno spicchio d’ aglio

Una confezione di stuzzicadenti in legno

Un cucchiaino di scorza di limone grattugiata. Ovviamente scegliete un limone non trattato.

 

 

Preparazione:

 

Aiutandovi con un paio di forbici togliete la pelle al pesce spada. Ponete i tranci su un tagliere e divideteli in fettine lunghe circa 10 cm. e larghe circa 5 cm. Passate le fettine con il batticarne, senza assottigliarle troppo: tenete presente che dovranno contenere il ripieno senza rompersi.

In una scodella mettete la metà del pan grattato, aggiungete l’ olio e il vino, i tre cucchiai di acqua, il dado granulare e la metà del prezzemolo e dell’ aglio tritati. Mescolate bene controllando che il composto assuma una consistenza pastosa e modellabile.

Disponete il ripieno sulle fettine di pesce spada che avete preparato in precedenza e arrotolate gli involtini fermandoli con gli stuzzicadenti.

In un piatto grande ponete la farina e infarinate gli involtini, uno per uno, passandoli due volte.

In una padella mettete un giro d’ olio d’ oliva extravergine e fatelo scaldare con uno spicchio d’ aglio. Appena l’ aglio verrà in superficie toglietelo e immergete gli involtini.

Fateli rosolare. Appena saranno indorati, toglieteli dalla padella e lasciatele riposare in un piatto. Intanto aggiungete un po’ d’ olio d’ oliva alla vostra padella e quel che resta del trito di prezzemolo e aglio. Lasciate soffriggere leggermente per un minuto, aggiungete il mezzo bicchiere di vino bianco, il dado granulare vegetale e la grattatina di scorza di limone. A questo punto potrete rimettere in padella gli involtini. Rigirateli per un minuto in modo da far loro catturare il sugo, poi toglieteli dal fuoco e mettete in tavola.

 

 

 

Involtini di pesce spada impanati (ricetta messinese)

involtini di pesce spada impanati

Ingredienti per 4 persone:

 

4 fette di pesce spada dello spessore di circa un centimetro ciascuna

Due uova

200 gr. di pan grattato

Una manciata di prezzemolo e aglio tritati

Mezzo misurino di dado granulare vegetale

Mezzo bicchiere di vino bianco secco

Mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva

Tre cucchiai di acqua

Un pacchetto di stuzzicadenti in legno

 

Preparazione:

 

Aiutandovi con un paio di forbici togliete la pelle al pesce spada. Ponete i tranci su un tagliere e divideteli in fettine lunghe circa 10 cm. e larghe circa 5 cm. Passate le fettine con il batticarne, senza assottigliarle troppo: tenete presente che dovranno contenere il ripieno senza rompersi.

In una scodella mettete la metà del pan grattato, aggiungete l’ olio e il vino, i tre cucchiai di acqua, il dado granulare e il prezzemolo e l’ aglio tritati. Mescolate bene controllando che il composto assuma una consistenza pastosa e modellabile.

Disponete il ripieno sulle fettine di pesce spada che avete preparato in precedenza e arrotolate gli involtini fermandoli con gli stuzzicadenti.

In una ciotola di vetro sbattete con una forchetta le uova, immergetevi gli involtini e poi passateli nel rimanente pan grattato.

Disponete ora gli involtini sulla leccarda del forno, spruzzateli in superficie con olio extravergine d’ oliva ed infornate a 160 gradi per 20 minuti.

Trascorso questo tempo controllate che gli involtini siano dorati e toglieteli dal forno.

Sono buoni sia caldi, serviti come secondo con contorno di patate al forno, che freddi, serviti come antipasto, insieme alla caponata.

 

 

Paella Valenciana

 

Ingredienti per 4 persone:

 

400 gr. di riso Basmati

1 cipolla tagliata a fettine sottili

1 peperone dolce  tagliato a pezzetti piccolissimi

200 gr. di piselli surgelati

2 bustine di zafferano

1/2  cucchiaino di curcuma

1 dado vegetale

3 cucchiaini di dado vegetale granulare

8 cucchiai di olio extravergine di oliva

200 gr. di pesce spada privato della pelle e tagliato a tocchetti

300 gr. di calamari puliti e tagliati ad anelli

400 gr. di gamberi o cicale

1/2   bicchiere di vino bianco secco

1/2  spicchio di aglio e 2 rametti di prezzemolo tritati insieme

 

Esecuzione:

 

In una pentola far bollire 1 litro e mezzo di acqua con un dado vegetale.

A parte preparare le verdure ponendo 4 cucchiai di  olio e la cipolla  in una padella molto ampia e capace. Fate soffriggere a fuoco vivo. Aggiungere il peperone e fate soffriggere il tutto a fuoco vivo lasciando che le verdure rosolino insieme per qualche minuto. Aggiungere il dado granulare vegetale e i piselli. Coprire la padella con un coperchio e abbassare il fuoco al minimo lasciando cuocere le verdure almeno per altri 10 minuti.

Ora potrete preparare il pesce. Ponete il restante olio in un’ altra padella con il trito di aglio e prezzemolo e accendete il fuoco.

Lasciate rosolare non più di un minuto e aggiungete il pesce, lasciandolo indorare. Sfumate con il vino bianco e ultimate la cottura.

Nel frattempo se l’ acqua con il dado avrà iniziato a bollire, buttate il riso e lasciatelo cuocere circa 10 minuti (non di più perché dovrà poi continuare la cottura insieme alle verdure). Scolate il riso e aggiungetelo alle verdure rosolate in padella. Rimestate vigorosamente per un minuto o due sempre lasciando sotto la padella il fuoco acceso al minimo. Spegnete il fuoco e aggiungete lo zafferano e la curcuma che avrete in precedenza mescolato in un bicchiere con un cucchiaio d’ acqua. Attenzione lo zafferano non deve cuocere, altrimenti perde tutto l’ aroma. A qusto punto unite il pesce, rimescolate il tutto e servite portando in tavola la padella (paella) che appoggerete su un poggiapentole preferibilmente di ghisa perché aiuta a mantenere il calore.

NOTA BENE: non ho ritenuto di inserire  fra gli ingredienti cozze e vongole (che pure sono presenti nella ricetta originale) perché sono venuta a sapere che ormai tutti i molluschi bivalvi, anche quelli italiani, possono essere contaminati da certe alghe (contenenti saxitossina) che li rendono pericolosissimi. Provocano infatti un’ intossicazione capace di bloccare tutti i muscoli respiratori e di far morire soffocate le vittime (ciguatera). Per di più siccome di solito queste intossicazioni coinvolgono molte persone nello stesso tempo è anche probabile che l’ ospedale sia in difficoltà a soccorrere i malcapitati trovandosi in un sol colpo tutte le attrezzature sovrautilizzate. Pertanto, aggiungete pure cozze e vongole alla vostra paella (dopo averle fatte aprire a parte) ma soltanto se siete sicurissimi che sono state coltivate in laguna e non in mare aperto. Per ulteriori informazioni su questo fenomeno visionate il sito della ASL di Cagliari.