Uova in salsa tonnata – Ricetta tradizionale piemontese
Ingredienti per 4 persone:
8 uova freschissime
Un vasetto di maionese pronta da 500 gr.
Due scatole di tonno sott’ olio da 200 gr. (in totale 400 gr. di tonno sott’ olio)
Due cucchiai di capperi sotto sale
Due cucchiai di aceto
Due cucchiai di salsa di soja fabbricata negli Stati Uniti
Qualche cappero sotto sale per la decorazione del piatto
Attrezzatura necessaria:
un frullatore ad immersione oppure un tritatutto elettrico.
Esecuzione:
In una pentola far bollire un litro d’ acqua. Immergervi le uova con il guscio e farle bollire per 9 minuti finché diventano sode. Scolare l’ acqua dalla pentola e lasciarvi raffreddare le uova. Mentre le uova si raffreddano preparare la salsa tonnata. Mettere in una ciotola il tonno e i capperi sotto sale precedentemente lavati in acqua corrente e ridurre il tutto in pasta con l’ aiuto di un frullatore ad immersione, oppure ridurlo in pasta ponendolo in un tritatutto elettrico. Aggiungere la maionese, l’ aceto, la salsa di soja, mescolando dolcemente con un cucchiaio per non smontare la maionese.
Appena le uova si saranno raffreddate tagliarle a metà e disporle su un piatto fondo con la gobba verso l’ alto.
A questo punto coprire completamente le uova con la salsa, lavare i capperi per privarli del sale e buttarli qua e là, simmetricamente, sulla salsa. Prima di servire tenere il piatto almeno un’ ora in frigo, coperto di pellicola trasparente.
Questa è una ricetta gustosissima, adatta come antipasto in un pranzo di Natale, o in un buffet con molti invitati. Al momento, però, bisogna stare molto attenti alla provenienza del tonno perché dopo l’ incidente di Fukushima sembra che i giapponesi abbiano continuato a pescare tonni e ad inscatolarli. Lo stesso pericolo si corre con la salsa di soja, per questo è meglio utilizzare quella prodotta negli Stati Uniti che mi sembra abbastanza sicura in quanto gli Stati Uniti sono i più grandi produttori del mondo di semi di soja, cosa che rende improbabile la provenienza della soja dal Giappone. Per quel che riguarda il tonno cercate attentamente sulla scatoletta l’ indicazione della zona di pesca. Il tonno africano, per esempio, va benissimo. Invece bisogna stare attenti a tutti i tonni pescati nell’ oceano pacifico (compresi alcuni paesi del Sud America, le Haway , il Canada e gli USA visto che non si può sapere in quale oceano è stato pescato il tonno).
N.B.: nell’ intestazione ho indicato questa ricetta come tradizionale piemontese. In realtà essa contiene un piccolo aggiustamento che piemontese non è: l’ aggiunta della salsa di soja. Ho infatti voluto modificare così questa ricetta per renderla accettabile a chi come me non mangia carne, perché la ricetta originale prevede che la maionese venga diluita con un cucchiaio di sugo d’ arrosto ristretto. Ciò che è più simile al sugo d’ arrosto è certamente la salsa di soja. Ma se, pur non essendo carnivori, volete ulteriormente piemontesizzare questa ricetta, vi consiglio di preparare un piccolo sugo d’ arrosto senza carne procedendo nel seguente modo:
In un padellino fate soffriggere una cipolla rossa di Tropea, senza farla scurire troppo (deve diventare color marroncino chiaro) aggiungete un cucchiaino di carota tritata e fate ancora insaporire aggiungendo se del caso poche gocce di acqua. Verso fine cottura aggiungete uno spicchio d’ aglio, del rosmarino e una foglia di alloro e fate ancora rosolare per uno o due minuti. Irrorate con due cucchiai di vino bianco secco e due cucchiai di salsa di soja americana.
Dopo aver tolto l’ aglio, l’ alloro e il rosmarino, passate il tutto nel passaverdure e quando il sugo sarà assolutamente freddo aggiungetelo alla vostra salsa. Il sapore sarà identico alla tonnata con il sugo di arrosto tradizionale.