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L’angolo vegano

L’angolo delle patate

astensionismo

I NUMERI PARLANO CHIARO

Sembra strano ma a seguito di queste consultazioni non ho sentito alcun commentatore attribuire il successo della Lega al fatto che si è trattato dell’unico partito e/o forza politica che si è fatto promotore di un referendum per l’abolizione della legge Fornero.

Al contrario, tutti i leader gonfi e tronfi a dire che quello che hanno fatto loro è stato fatto bene, che sono pronti a ricominciare daccapo e non comprendono che questo risultato elettorale nel quale ha trionfato un solo partito, quello dell’astensione, è la logica conseguenza dell’averci imposto il governo Monti e i diversi e svariati governi Monti bis, ivi compreso l’ attuale. Confrontando i risultati delle elezioni politiche del 2008 con quelli delle elezioni politiche del 2013 e con quelli delle attuali elezioni regionali e tenendo presenti come maggiormente significativi soltanto i dati dell’Emilia Romagna, e calcolando le percentuali non sui votanti, ma sugli aventi diritto al voto, dopo aver effettuato le debite proporzioni, il PD risulta aver perduto complessivamente il 19,41% passando da una percentuale del 39,41% degli aventi diritto al voto nel 2008, ad una misera percentuale del 20% degli aventi diritto al voto nel 2014. Cioè il PD dal 2008 al 2014 (cioè nel periodo in cui si sono succeduti i vari governi Monti, Monti bis, Monti tris) ha praticamente dimezzato i propri consensi nella regione che costituiva la sua roccaforte. Del resto non può essere ignorata neppure una notizia molto significativa: sembra che in Emilia Romagna in quattro o cinque comuni non si sia presentato al voto alcun elettore. Ora mi sembra evidente che in questo caso l’ astensione è stata programmata e realizzata come un vero e proprio messaggio alle forze politiche nel loro insieme: “siamo stufi di votare per il partito unico. siamo stufi di vivere in un paese nel quale la democrazia è solo di facciata“. Secondo me alle prossime elezioni politiche l’ astensionismo sarà generale con conseguente delegittimazione totale di questa classe dirigente.