Zuppa di porri e patate all’ italiana

I porri e le patate sono ingredienti facili da trovare anche in Islanda. Vi proponiamo questa ricetta di una minestra che certamente avrete già assaggiato, ma che in questa versione italiana è sicuramente più gustosa.

Agli italiani che mi leggono e soprattutto agli italiani che si trovano in Piemonte o in Lombardia suggerisco di utilizzare per questa minestra lo squisito porro di Cervere, prodotto in provincia di Cuneo (www.porro-cervere.cn.it) e le patate piatline o ciarde della Val Grana (www.piatlinaeciarda.com), ricordando a tutti che la bontà di un piatto è data dai suoi ingredienti di base.

INGREDIENTI PER 3 PERSONE:

6 porri

1 kg.  di patate

1 dado vegetale

1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva

Mondare i porri togliendo la parte verde e la parte finale con le radici. Togliere anche i primi 3 involucri esterni più coriacei.

Tagliare il porro longitudinalmente a fettine sottili (o se si preferisce anche a rondelle).

a parte sbucciare le patate e tagliarle a quadrettoni.

in una pentola mettere un cucchiaio di olio extravergine d’ oliva e farlo riscaldare aggiungere i porri e farli rosolare finché imbiondiscono.

A questo punto aggiungere le patate e tanta acqua quanto basta per coprirle. Aggiungere un dado vegetale e lasciar bollire fino a che le patate siano cotte.

Questa ottima minestra può essere servita in coppette di porcellana da fuoco con grande effetto scenico. Ma in questo caso diventa una minestra vegetariana e non più vegana.

Ve ne diamo comunque la ricetta.

Procedere così: riempire la coppetta di minestra fino a 3 cm dal bordo, chiudere la coppetta con un cerchio di pasta sfoglia vegana (vedi la nostra ricetta, qui di seguito), ritagliandola un po’ più grande della coppetta stessa e farlo aderire bene ai bordi esterni. Infornare le coppette in forno ad aria a 170  gradi per 26 minuti fino a che la sfoglia non si sia gonfiata a formare una grande bolla  e non si sia indorata.

Per mangiare ogni commensale dovrà rompere la sua bolla con il cucchiaio  facendo cadere la sfoglia nella minestra come un crostino.

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