Melanzane impanate vegane
Ingredienti per quattro persone:
2 melanzane grandi
Mezzo bicchiere di salsa di soia americana
2 bicchieri di pane grattugiato
Un mazzetto di prezzemolo
3 spicchi d’ aglio
Un bicchiere di olio extravergine di oliva
Dado granulare vegetale e acqua q.b.
Esecuzione:
Lavare bene le melanzane e tagliarle nella larghezza a fettine di circa 2 cm. di spessore. In una ciotola di vetro versare la salsa di soja. Passare ogni fettina di melanzana nella salsa di soja e appoggiarle in un’ altra ciotola di vetro, facendo bene attenzione che ogni fettina sia ben imbevuta di salsa. Le fettine di melanzana possono essere tranquillamente appoggiate una sopra l’ altra. Coprite la ciotola con un coperchio e lasciare riposare le melanzane per non meno di 4 ore e per non più di 8 ore ricordando che quanto più le melanzane saranno tenute a contatto della soja tanto più risulteranno tenere e gustose.
Con l’ aiuto di un cutter elettrico tritate insieme il prezzemolo e l’ aglio e deponete il composto in una ciotola. Aggiungete il pan grattato, il bicchiere di olio di oliva, qualche cucchiaio d’ acqua sufficiente a rendere il composto pastoso e un cucchiaino di dado granulare vegetale. Mescolate vigorosamente e assaggiate il composto per regolarlo di sale, magari aggiungendo altro dado granulare.
Quando riterrete che la macerazione delle melanzane sia stata sufficiente, toglietele dalla ciotola scolando via acqua e salsa di soja e – senza asciugarle – deponetele in una teglia larga già unta sul fondo di olio d’ oliva e spolverizzata di pan grattato.
A questo punto, aiutandovi con una spatolina o con un coltello senza punta distribuite il composto di pan grattato e prezzemolo su ciascuna fettina di melanzana coprendola completamente. Infornare a 170 gradi per 40 minuti e comunque fino a che le melanzane non si presenteranno con una bella crosticina dorata. Servire impiattando con un contorno di patate fritte o al forno.
Zuppa di cipolle in crosta
Ingredienti per 4 persone
2 kg. di cipolle bionde
4 cucchiai di olio d’ oliva
Un dado vegetale
Due cucchiai di Porto
Un cucchiaio di salsa di soja americana
Un rametto di rosmarino
8 dischi di pasta sfoglia vegana di diametro sufficiente per coprire le vostre terrine da forno.
Attrezzatura:
quattro terrine da forno monoporzione
un tegame dai bordi alti
quattro dischi di carta da forno di diametro sufficiente a foderare l’ interno delle terrine
Esecuzione:
Sbucciare e lavare le cipolle, tagliarle a pezzetti piuttosto piccoli. In un tegame a bordi alti distribuire sul fondo l’ olio d’ oliva e far stufare le cipolle molto lentamente fino a quando non assumeranno un bel colore dorato. Aggiungere il dado vegetale, sfumare con il Porto e aggiungere la salsa di soja. Far stufare ancora uno o due minuti. Aggiungere il rametto di rosmarino e mescolare ancora per due minuti a fuoco basso. Spegnere il fuoco e lasciar raffreddare. Intanto ritagliate i dischi 4 dischi dalla pasta sfoglia che abbiano una misura un po’ più grande delle vostre zuppierine. Togliete il rosmarino dal composto di cipolle facendo attenzione ad eliminare anche eventuali aghi vaganti. Versate il composto di cipolle ormai freddo nelle vostre terrine e ricoprite con il disco di pasta sfoglia, senza forare la pasta e facendo aderire il disco ai bordi. Infornate a 170 gradi per 15/20 minuti fino a che la pasta si gonfi e assuma un bel color biscotto dorato. Servire le zuppine di cipolle ancora tiepide.
Uova in salsa tonnata – Ricetta tradizionale piemontese
Ingredienti per 4 persone:
8 uova freschissime
Un vasetto di maionese pronta da 500 gr.
Due scatole di tonno sott’ olio da 200 gr. (in totale 400 gr. di tonno sott’ olio)
Due cucchiai di capperi sotto sale
Due cucchiai di aceto
Due cucchiai di salsa di soja fabbricata negli Stati Uniti
Qualche cappero sotto sale per la decorazione del piatto
Attrezzatura necessaria:
un frullatore ad immersione oppure un tritatutto elettrico.
Esecuzione:
In una pentola far bollire un litro d’ acqua. Immergervi le uova con il guscio e farle bollire per 9 minuti finché diventano sode. Scolare l’ acqua dalla pentola e lasciarvi raffreddare le uova. Mentre le uova si raffreddano preparare la salsa tonnata. Mettere in una ciotola il tonno e i capperi sotto sale precedentemente lavati in acqua corrente e ridurre il tutto in pasta con l’ aiuto di un frullatore ad immersione, oppure ridurlo in pasta ponendolo in un tritatutto elettrico. Aggiungere la maionese, l’ aceto, la salsa di soja, mescolando dolcemente con un cucchiaio per non smontare la maionese.
Appena le uova si saranno raffreddate tagliarle a metà e disporle su un piatto fondo con la gobba verso l’ alto.
A questo punto coprire completamente le uova con la salsa, lavare i capperi per privarli del sale e buttarli qua e là, simmetricamente, sulla salsa. Prima di servire tenere il piatto almeno un’ ora in frigo, coperto di pellicola trasparente.
Questa è una ricetta gustosissima, adatta come antipasto in un pranzo di Natale, o in un buffet con molti invitati. Al momento, però, bisogna stare molto attenti alla provenienza del tonno perché dopo l’ incidente di Fukushima sembra che i giapponesi abbiano continuato a pescare tonni e ad inscatolarli. Lo stesso pericolo si corre con la salsa di soja, per questo è meglio utilizzare quella prodotta negli Stati Uniti che mi sembra abbastanza sicura in quanto gli Stati Uniti sono i più grandi produttori del mondo di semi di soja, cosa che rende improbabile la provenienza della soja dal Giappone. Per quel che riguarda il tonno cercate attentamente sulla scatoletta l’ indicazione della zona di pesca. Il tonno africano, per esempio, va benissimo. Invece bisogna stare attenti a tutti i tonni pescati nell’ oceano pacifico (compresi alcuni paesi del Sud America, le Haway , il Canada e gli USA visto che non si può sapere in quale oceano è stato pescato il tonno).
N.B.: nell’ intestazione ho indicato questa ricetta come tradizionale piemontese. In realtà essa contiene un piccolo aggiustamento che piemontese non è: l’ aggiunta della salsa di soja. Ho infatti voluto modificare così questa ricetta per renderla accettabile a chi come me non mangia carne, perché la ricetta originale prevede che la maionese venga diluita con un cucchiaio di sugo d’ arrosto ristretto. Ciò che è più simile al sugo d’ arrosto è certamente la salsa di soja. Ma se, pur non essendo carnivori, volete ulteriormente piemontesizzare questa ricetta, vi consiglio di preparare un piccolo sugo d’ arrosto senza carne procedendo nel seguente modo:
In un padellino fate soffriggere una cipolla rossa di Tropea, senza farla scurire troppo (deve diventare color marroncino chiaro) aggiungete un cucchiaino di carota tritata e fate ancora insaporire aggiungendo se del caso poche gocce di acqua. Verso fine cottura aggiungete uno spicchio d’ aglio, del rosmarino e una foglia di alloro e fate ancora rosolare per uno o due minuti. Irrorate con due cucchiai di vino bianco secco e due cucchiai di salsa di soja americana.
Dopo aver tolto l’ aglio, l’ alloro e il rosmarino, passate il tutto nel passaverdure e quando il sugo sarà assolutamente freddo aggiungetelo alla vostra salsa. Il sapore sarà identico alla tonnata con il sugo di arrosto tradizionale.